Apprendimento marziale. Considerazioni sull’insegnamento del Ving Tsun Kuen

L’apprendimento corretto di ogni sistema marziale, particolarmente nel caso specifico del Ving Tsun, non può prescindere da una specifica dinamica didattica finalizzata ad un unico scopo: rendere il praticante abile nel sistema medesimo.

Questo obiettivo viene raggiunto attraverso un insegnamento piramidale a fasi.

L’immagine mentale della Piramide rende l’idea di quale siano gli step da seguire nonché il tempo, l’intensità, la densità degli esercizi e dell’utilizzo degli strumenti che ogni sistema marziale mette a disposizione per il suo apprendimento.

1. Fase dell'apprendimento

Questa è la fase iniziale che caratterizza di più l’allenamento del praticante che inizia il suo percorso formativo. È il periodo più difficoltoso, laddove si acquisiranno la maggior parte delle informazioni attraverso l’assidua pratica degli esercizi che, porteranno lo studente a fissare le basi e le fondamenta del sistema.

In questo periodo si avrà una naturale selezione proprio perché è il periodo più faticoso ed impegnativo. E così deve essere. Gli obiettivi che si perseguiranno in questa fase riguardano la comprensione fondante:

– che il metodo di allenamento è finalizzato a riprogrammare i nostri comportamenti generici in comportamenti specifici finalizzati e condizionati allo scopo di cui sopra.

– che le forme sono astratte, non simulano un combattimento e che è fondamentale fare propria l’idea sottesa ad ogni movimento, il perchè si fanno ed a che cosa servono.

– che gli esercizi individuali e a coppia, nonché l’uso degli strumenti di allenamento, devono riportare fedelmente quanto appreso nelle forme.

2. Fase della fissazione

Una volta che il praticante, non più principiante, ha imparato a comprendere quali sono le basi e i fondamenti del sistema, sarà necessario fissarli imprimendoli nella propria meccanica e psicomotoria.

Lo studente avrà un bagaglio consistente sia di esercizi individuali che in coppia, nonché degli strumenti di allenamento. In questo modo avrà la possibilità di acquisire quei comportamenti specifici per diventare abile nel sistema specifico.

Questa fase è caratterizzata dalla densità ed intensità dell’addestramento.

L’intensità dovrà avvenire non solo per qualità e durata del lavoro ma anche con la giusta enfasi ed il necessario coinvolgimento emozionale e soggettivo.

3. Fase del rendimento

Una volta comprese e fissate le basi e le fondamenta del sistema, si arriverà all’ultima fase dove le abilità del praticante verranno espresse in modo libero e naturale.

Si arriverà qui a condensare in pochi movimenti spontanei e naturalizzati tutto il sistema, il quale avrà in tutti i movimenti e le relative azioni un unico filo conduttore.

Questo periodo sarà anche caratterizzato da un assiduo allenamento delle armi della disciplina i coltelli a farfalla ed il palo lungo.

A cura di Simone Pietrobono