Nel pugilato cinese Ving Tsun Kuen è necessario imparare ad allenarsi in modo corretto in relazione agli stimoli allenanti che vengono forniti dagli strumenti della disciplina.
Tali strumenti consentono al praticante, sia di riprogrammare il corpo ed il comportamento – così da utilizzare in modo proficuo la propria intelligienza motoria – che di aiutarlo a migliorare la performance acquisita in termini di abilità marziale.
Occorre avere ben a mente che ci sono dei precisi strumenti di allenamento messi a disposizione dal sistema, per guidare il praticante a sviluppare la principale abilità: colpire. Colpire utilizzando l’arma principale. Il pugno.

La gran parte degli esercizi (per non dire tutti) si svolgono, e devono essere svolti, tenendo a mente tre cose:
1. Si sta costruendo l’arma principale attraverso lo sviluppo della meccanica, della dinamica motoria e muscolare del corpo.
2. Si sta implementando l’utilizzo del pugno sia nella sua dinamica che nella sua potenza.
3. Si sta sviluppando il corretto atteggiamento mentale teso ad avere e mantenere sempre la volontà di colpire.

In conclusione, ogni tipo di allenamento non deve perdere mai di vista le suddette connotazioni oggettive (avere un buon pugno) e soggettive (intenzione di colpire).
Uno degli “effetti collaterali negativi” che può portare l’allenamento di molti esercizi “tradizionali” è il perdere di vista lo scopo finale dell’esercizio e della disciplina nel suo complesso.
Chi Sao, Tuie Shou, Forme, Dummy, Armi Zhanzhuang, QI Gong e qualsiasi altra cosa uno voglia utilizzare nelle discipline cinesi, deve sapere perché, come, su cosa e QUANTO incidono nelle qualità che vogliono allenare e nella pratica nel suo complesso. Solo così saranno uno strumento in più.
Se invece finiscono per essere praticate per sé stesse, puntando a diventare “bravi” nell’esercizio, perderanno senso e utilità ( gare di Chi Sao?).
La forma estetica nell’allenare detti elementi non sempre va di pari passo con i risultati che devono portare (gare di forme?).
In definitiva il problema non è il mezzo di allenamento di per sé, ma come e perché lo si usa, come sempre.
“…Possiamo dire che il Ving Tsun è un metodo per sviluppare l’arma principale, il pugno, trascurare questo può trasformare il Ving Tsun nella peggiore arte marziale che esista”….(Philipp Bayer)
A cura di Simone Pietrobono ed Enrico Ferretti