Questo articolo, tratto da Jesse Glover primo allievo di Bruce Lee a Seattle, riguarda riflessioni sulla disciplina del Ving Tsun e sugli insegnamenti di Wong Shun Leung uno degli Maestri di Lee ad Hong Kong. La sua lettura fa emergere alcune considerazioni importanti sulla pratica del Ving Tsun.
- Ci sono aspetti accessibili a tutti ed aspetti che se non vengono colti, non vengono considerati e, di conseguenza, non allenati, rendono questa disciplina poco utile. Tra questi aspetti ancora oggi sommersi da una visione della disciplina distorta c’è sicuramente il Chi Sao esercizio che contraddistingue la disciplina più di tutti. Esso va praticato in un determinato modo così da apprendere ed esprimere abilità specifiche essenziali che altrimenti non si acquisirebbero.
- In molti, ancora oggi, non allenano correttamente questo esercizio minandone fortemente la sua utilità non solo in termini di efficacia ma anche in considerazione del suo sviluppo e della sua divulgazione futura.
- Occorre avere la capacità di non mitizzare l’insegnamentoe la disciplina ma considerarne e testarne sempre l’utilita pratica e logica di quello che si sta facendo secondo il “buon senso”.
“Se una persona può avvicinarsi all’avversario prima che questi possa attivare il suo sistema neurale, non c’è nulla che l’avversario possa fare indipendentemente da quante tecniche conosce. Quando Bruce tornò la seconda volta ad Hong Kong, l’unico che potè fermare il suo attacco fu Wong Shun Leung. Quando penso al Wing Chun, penso che alcuni suoi aspetti siano grandiosi. Allo stesso tempo, ritengo che altri aspetti non siano pratici per lo studente medio. Wong Shun Leung disse che il Wing Chun è un buon cavallo ma poche persone possono cavalcarlo. Sono totalmente d’accordo con questa affermazione. Le tecniche di Wing Chun che chiunque può imparare sono pugni a catena, inseguimento, pugni e bloccaggi simultanei nonchè alcuni aspetti delle braccia che aderiscono (chi sao). La maggior parte delle persone nel combattimento non sono in grado di utilizzare il materiale contenuto nelle forme. Ritengo che nel Wing Chun il concetto delle braccia che aderiscono (chi sao) sia uno dei più grandiosi concetti delle arti marziali. Penso anche che pochissime persone possano utilizzarlo molto bene. Uno dei motivi per cui ritengo che sia difficile da allenare è perché la maggior parte dell’arte è progettata per lavorare contro tecniche specifiche proprie dello stile. Per ciascuna delle tecniche principali c’è una risposta che dovrebbe essere utilizzata quando si viene attaccati in un modo specifico. Il problema principale di questa idea è che la maggior parte delle persone con cui è possibile che tu combatta non praticano Wing chun e, probabilmente, non attaccheranno nella modalità Wing Chun.Se si riflette su questa cosa appare chiaro che qualora si aspetti che l’avversario faccia la prima mossa risulterebbe molto difficile capire quale attacco possa utilizzare. Ciò è particolarmente vero nell’ambito delle braccia che aderiscono (chi sao) Nel corso degli anni ho fatto chi sao con molti praticanti di Wing Chun e pochi di loro potevano applicare le tecniche che utilizzavano. Bruce utilizzava la pressione nei suoi attacchi e poche delle persone con cui avevo praticato l’esercizio delle braccia che aderiscono sapevano che cosa fare contro la pressione. Ultimamente, nel Wing Chun l’idea della pressione viene gradualmente adottata da qualcuno ma ci sono ancora un gran numero di persone che non sono consapevoli della sua esistenza.La pressione aggiunge un nuovo elemento al gioco. Ti permette di sviluppare il sistema nervoso centrale in un modo che altrimenti non sarebbe possibile. Con l’uso della pressione e molta pratica, braccia e corpo possono imparare a compensare le azioni degli avversari prima che il tuo cervello cognitivo venga avvisato. Bruce era un maestro di questa forma di attacco. Bruce sviluppò una reazione di risposta così rapida che poche persone riuscivano a difendersi facilmente da un suo attacco. Se qualcuno era in grado di rispondere, semplicemente lo fermava con la pressione continuando ad attaccare rapidamente con i pugni da una distanza ravvicinata. Immagina che possibilita avresti se ti trovassi a un metro e mezzo di distanza dal tuo avversario e questi potesse colmare il divario che c’è prima che tu possa reagire. Questo era Bruce.Secondo Wong Shun Leung (il miglior combattente attuale di Wing Chun) il Wing Chun è un’arte di combattimento niente di più, niente di meno. Disse che nulla è sacro nello stile e che i criteri da utilizzare dovrebbero essere la vostra capacità di farlo funzionare. Penso che questa sia un’idea che non viene perseguita dalla maggior parte dei praticanti del Wing Chun.”
Introduzione e traduzione di Simone Pietrobono
