Il VingTsun (Wing Chun)

Imparare il Ving Tsun (Wing Chun) è un viaggio di crescita personale profondo e significativo. Si tratta di un percorso che implica una riprogrammazione psicofisica intensa, capace di influenzare sia il nostro comportamento che la nostra reattività spontanea.
Una delle caratteristiche più affascinanti del Ving Tsun (Wing Chun) è la sua capacità di intervenire sul nostro comportamento in situazioni di stress. 
Con un allenamento continuo e mirato, il praticante riesce a riprogrammare la sua reattività naturale, facendola diventare una risposta istintiva ed efficace.
Il Ving Tsun (Wing Chun) si basa su tecniche altamente efficaci, sviluppate per ottenere il massimo risultato nel minor tempo possibile. 
La sua filosofia è chiara e pragmatica: risolvere un combattimento nel modo più rapido, economico ed efficace possibile. Ogni movimento è mirato e scientificamente logico, rendendo il Ving Tsun una disciplina accessibile e versatile, senza fronzoli né spettacolarità inutili.
L’allenamento si basa su metodi strutturati per migliorare la reattività, la forza e la precisione. Non ci sono cinture o gradi: il progresso è personale, visibile nella crescente efficacia e abilità al combattimento.
Il Ving Tsun (Wing Chun) mette a disposizione diversi strumenti di allenamento che forniscono al praticante i necessar8 stimoli allenanti. 
Tali strumenti sono:
1. Le forme
le forme nel Ving Tsun non sono movimenti standardizzati che simulano un combattimento. Non consistono in applicazioni di tecniche. Sono prevalentemente astratte. Rappresentano un’idea. Un principio. Sono un coacervo di rappresentazioni mentali e fisiologiche che hanno il solo scopo di naturalizzare un comportamento e condizionare in modo permanente e spontaneo il nostro corpo. Esse hanno il compito di riprogrammarci.
Ci sono 3 forme a mani nude:
– Siu Lim Tao (giovane/piccola idea).
La Siu Lim Tao è la forma che condiziona come non mai la psicomotoria a gettare le “fondamenta” del sistema.
La Siu Lim Tao allena “l’idea” di base del sistema, ponendo enfasi su ciò che è essenziale e necessario per costruire e mantenere tutto il resto. Wong Shun Leung la paragonava, metaforicamente, all’alfabeto e alla grammatica basica per chi vuole imaparare a leggere e a scrivere. Essa contiene tutte le regole e le lettere del linguaggio del Ving Tsun tramite le quali saremo in grado di utilizzare la disciplina. È come imparare le lettere dell’alfabeto.
– Chum Kiu (trovare/creare il ponte).
Questa forma insegna particolarmente a calciare ed a muoversi, sincronizzando la parte superiore ed inferiore del corpo, indirizzando in modo corretto la forza senza disperderla. 
– Biu Jee (dita volanti/ dita che colpiscono/trovare la bussola):
Questa forma imsegna a sfuggire a situazioni apparentemente senza speranza o di forte svantaggio. Biu Jee include strategie di combattimento che consentono di proteggersi da più nemici.
2. Il Chi Sao 
modalità di allenamento caratterizzata da una serie di esercizi tipici ed unici nel loro genere. Ness’un’altra arte marziale ha una tale modalità di allenamento. Essa viene eseguita in coppia con braccia reciprocamente aderenti. 
Allena la potenza, la forza, la fluidità, la reattività, la prontezza delle reazioni, dei movimenti, la capacità di attaccare e difendersi nella corretta distanza di “ingaggio”. Oltre a sviluppare potenza, forza e velocità, allena l’equilibrio e la struttura del corpo nei movimenti statici e dinamici, condizionando notevolmente i riflessi.
3. Il Goh Sao
Questo allenamento rappresenta l’insieme di esercizi e modalità allenanti che consentono al praticante di prepararsi per lo sparring e, dunque, per il combattimento.
Può sembrare un paradosso ma gli esercizi con le braccia “appiccicate o attaccate” servono per diventare abili a muoversi “staccati”. A distanza.
D’altronde il combattimento si svolge in quest’ultimo ambito per cui occorre essere preparati il più possibile a muoversi a distanza in mezzo a movimenti incerti, immediati inaspettati ed improvvisi.
4. Il manichino di legno (Mok Yan Jong).
Strumento che viene allenato mediante l’esecuzione di una forma specifica, nella quale si ritroveranno tutti i movimenti ed i principi appresi nella Siu Lim Tao e nella Chum Kiu.
Anche qui, come nelle forme a mani nude, occorre aver ben chiaro che non si è in presenza di un “simulatore” di combattimento con un altro essere umano.
Molte delle sezioni all’uomo di legno allenano:
– la posizione del gomito per il pugno dritto; 
– la coordinazione;
– la sincronizzazione tra movimenti delle gambe e delle braccia e la loro connessione attraverso l’uso dell’anca;
– l’utilizzo dell’intera struttura del corpo per colpire. 
Si allenano anche footwork ed il tempismo.
5. Il palo o bastone lungo (Luk Dim Kwan)
Allenare il palo permette, oltre al maneggio dell’arma, di massimizzare i benefici dell’allenamento come:
Velocità, esplosività, il footwork, colpire con tutto il corpo, precisione nel colpire
6. I coltelli (Baart Cham Dao / coltelli dagli otto tagli) 
Nel Ving Tsun si allenano i coltelli anche detti “a farfalla”.
Anche qui, oltre che apprendere l’uso delle armi, l’allenamento con i coltelli migliora radicalmente le abilità a mani nude. 
7. I colpitori.
Nel Ving Tsun si utilizzano i Sacchi e i Colpitori come Mezzi di Allenamento Speciali.
Al giorno d’oggi possiamo fare affidamento su una vastissima gamma di tools/bersagli che permettono di svolgere gli allenamenti necessari con efficacia e variabilità. 
Quelli più utilizzati sono:
Sacco Pesante
Sacco a muro 
Speed Ball
Focus Gloves
Corpetto.