Il Ving Tsun è, e può funzionare, solo in un modo.

Recentemente, ho visto un video segnalatomi di un maestro/influencer il quale affermava che il Ving Tsun di Philipp Bayer, discendente del maestro Wong Shun Leung, si distingue per l’uso dei gomiti, mentre altri stili di Ving Tsun utilizzano maggiormente i polsi e le mani. Come a dire che ci sono diversi tipi di Ving Tsun.

Inoltre, sosteneva che il Ving Tsun della scuola di Philipp Bayer fa un esercizio particolare, il Laap Sao Drill, e che, addirittura,questo venga usato come combattimento.

Vorrei fare chiarezza in favore di una corretta divulgazione.

Partiamo dal presupposto che il laap sao drill è un esercizio tipico del Chi Sao, che fornisce importanti stimoli allenanti fondamentali per il praticante, e che è stato insegnato da Ip Man, da Wong Shun Leung e da moltri altri discendenti, e che oggi purtroppo è desueto, non lo allena quasi più nessuno e questo come altri importantissimi esercizi (ad es. Il Tui Ma – Seung Ma o il look Sao) Senza questi esercizi, a mio avviso il Ving Tsun rimane “mozzato”.

Il sistema di allenamento del Ving Tsun, fonda le sue radici sull’uso della leva del gomito. E non potrebbe essere altrimenti.

Le modalità allenanti e i suoi strumenti di allenamento, permettono di enfatizzare l’uso dei gomiti innanzitutto per diverse ragioni specifiche, come ad esempio avere funzioni di attacco e protezione simultaneamente o sfruttare la leva più vantaggiosa del braccio rispetto a quella più debole del polso.

All’inizio del percorso didattico si insegna la forma Siu Lim Tau (Piccola o Giovane Idea). Questa forma unica per tutti, insegna a utilizzare il gomito per tirare pugni potenti e offrire protezione, oltre a trovare una linea libera per colpire. La Siu Lim Tau insegna anche unitamente all’uso del gomito la struttura di base, necessaria per supportare e trasmettere la forza correttamente.

Successivamente, si passa al Dahn Chi Sao, che è un tipo di allenamento specifico del chi sao (braccia aderenti) per comprendere meglio come usare correttamente il gomito, utilizzando il compagno di allenamento come riferimento.

Una volta sviluppata l’idea dell’uso corretto del gomito, unitamente ad una struttura di base, la seconda forma Chum Kiu e la forma al manichino (Muk Yan Jong) sviluppano l’idea della via più breve per il bersaglio, la sincronizzazione delle azioni con tutto il corpo tramite l’uso corretto della forza e della potenza attraverso la connessione tra anche e gomito.

Il Ruolo del Gomito nel Ving Tsun.

Il gomito è la parte del braccio che determina la direzione e gli angoli dei colpi con la mano. Essere consapevoli della posizione e del movimento del gomito aiuta a colpire con precisione ed efficacia. In difesa, permette di muovere il braccio nel suo insieme e di intercettare o coprire angoli con maggiore efficienza, usando tutto l’avambraccio insieme alla mano.Inoltre, la leva che va dalla spalla al gomito è più corta e quindi più vantaggiosa rispetto a quella dalla spalla alla mano. Nelle tecniche di manipolazione, focalizzando il movimento del braccio sul gomito, si può applicare una forza maggiore in direzioni precise, sfruttando i potenti movimenti di busto e anche.

Tutte le tecniche di apertura o deviazione (Bong Sao, Paak Sao, Jut Sao, Jaam Sao, Yeung Sao, Gaam Sao, ecc.) sono efficaci solo se guidate dal movimento del gomito.

Il gomito vicino al corpo e con la punta verso il basso, è una posizione strutturalmente idonea ad applicare forza, propedeutica ai pugni verticali dello stile e a coprire bersagli e angoli più agevolmente.

Il Laap Sao Drill

Il Laap Sao Drill è un esercizio del Chi Sao ad alta intensità che allena la dinamica del Bong Sao-Wu Sao e del Laap Sao-Pugno insieme ad altre tecniche fondamentali.

Esso è il ponte tra il Chi Sao (braccia aderenti) e il Gow Sao o “mani libere”, l’altra faccia della medaglia del Chi Sao. Lo scopo del Ving Tsun non è essere bravo nel chi sao ma nel gow sao (anche questo, haimè, allenamento purtroppo desueto).

Il Ving Tsun, deve mettere il praticante in condizione di muoversi a distanza con la capacità di utilizzare le tecniche tipiche della disciplina a distanza. Il Gow Sao guida il praticante ad ottenere tale abilità.

Senza Gow Sao sarà molto difficile per il praticante utilizzare nello sparring il wing chun. Il Chi Sao è un esercizio che conferisce i necessari stimoli allenanti.

Possiamo dire che il Laap Sao Drill è il ponte che conduce allo sparring, allenando il praticante a utilizzare le tecniche tipiche della disciplina a distanza, fuori dal chi Sao. E tanto per precisare, aiuta a fissare il corretto uso del gomito in dinamica, a distanza.

Bruce Lee in un articolo del 1969 scrisse”Il gomito rivolto all’interno è il marchio di chi pratica Wing Chun. Il gomito posizionato all’interno è il centro immobile – non nel senso di morto – che non cede mentre l’avambraccio e la mano sono pronti a cambiare e ad adattarsi. Così le braccia sono morbide ma non cedevoli, forti e pronte, ma non dure e rigide.”

Il Ving Tsun non ha aspettato che Ip Man, Wong Shun Leung o altri lo scoprissero… il Wing Chun è così perché solo così può funzionare” (Philipp Bayer).