Come è stato più volte detto, il “Chi Sao” rappresenta una modalità di allenamento caratterizzata da una serie di esercizi tipici ed unici nel loro genere.
Nessun’altra arte marziale ha una tale modalità di esercizio.
Allena la reattività, la prontezza dei movimenti, la capacità di attaccare e difendersi nella corretta distanza di “ingaggio”. Oltre a sviluppare potenza, forza e velocità, allena l’equilibrio e la struttura del corpo nei movimenti statici e dinamici, condizionando notevolmente i riflessi.
Per mantenere questo scopo ed essere veramente utile, deve essere allenato correttamente e con l’ausilio di una persona esperta che ne ha compreso ed acquisito i principi basici e le relative specifiche modalità di allenamento.
Altro elemento fondamentale è la cooperazione.
In qualsiasi lavoro di Chi Sao occorre dare input giusti, gestire quelli afferenti in modo corretto, non alterare gli obbiettivi dell’esercizio in esame, a volte offrire volontariamente elementi di lavoro per il compagno.Anche nelle fasi più intense o ai livelli in cui si cerca la massima “performance”, sotto stress, è importante non uscire mai dai parametri dell’esercizio, altrimenti tanto varrebbe usare uno dei tanti Sparring a disposizione.Sotto stress si tende a regredire a movimenti istintivi e/o basilari oppure a cercare di prevalere in qualsiasi modo.Questi di noi riescono a mantenere sotto controllo emozioni e reazioni fisiche? Quanti di noi cedono all’Ego o alla “paura” ed escono dall’esercizio? Quanti collaborano effettivamente pur dando il massimo e senza finire in quella “lotta di sbracciate” tante volte criticata anche dai non praticanti?
“Se all’allievo non vengono date spiegazioni dettagliate, tenderà a fare troppo affida-mento nell’abilità del Chi Sao, inventandone una propria interpretazione che porterà ad una forma totalmente scorretta, lontana dal percorso previsto. Per esempio, troppa enfasi nell’idea delle “mani appiccicose” porterà alla cattiva abitudine di “inseguire le mani” dell’avversario, e così facendo a contraddire totalmente uno dei più basilari princìpi del Ving Tsun”. (Wong Shun Leung)
” Imparare correttamente il Chi Sao richiede un esperto istruttore che conduca gradualmente lo studente e gli indichi il corretto, fluido movimento. In mano ad un principiante il Chi Sao può diventare uno stupido scontro di lotta”. (Bruce Lee).
a cura di Enrico Ferretti e Simone Pietrobono