La Nascita del Drago

A cura di Simone Pietrobono.

Tra gli anni 50 e 60 ad Hong Kong erano diffusi combattimenti tra rappresentanti di scuole di arti marziali che si sfidavano per dimostrare la loro abilità. Si svolgevano sui tetti dei palazzi metropolitani ed erano considerati “clandestini” perché non regolamentati nè autorizzati. Wong Shun Leung ha rappresentato in decine di incontri la scuola di Ving Tsun del G.M. Yip Man. Vincendo sempre. Tale era la sua bravura e abilità marziale che fu soprannominato Goh Sao Wong in inglese The King of Talking Hands, letteralmente il Re del parlare con le mani. Egli testó il Ving Tsun in moltissimi combattimenti. L’esperienza che Wong fece nei combattimenti furono veri e propri laboratori dove venne testata continuamente l’efficacia del Ving Tsun e la funzionalità del suo sistema di allenamento. Wong condivise con il G.M. Yip Man le sue esperienze nei combattimenti.A seguito di ciò il Maestro Yip arrivò addirittura a modificare parte del sistema del Ving Tsun aggiungendo modalità di allenamento o epurando il medesimo al fine  di renderlo ancora più performante ed efficace di quello che già era. Possiamo dire che il Ving Tsun che si conosce oggi è il frutto di assidui e reali test pratici avvenuti nella metà del secolo scorso.La stima che il G.M. Yip Man aveva sul proprio discendente era tale che lo volle alla presidenza dell’associazione da lui fondata la Ving Tsun Athletic Association. Non solo. Wong Shun Leung fu amico, mentore ed insegnante di Bruce Lee nel Ving Tsun Kuen. Ha inciso sia sulla sua formazione sia sulla sua mentalità marziale. Se Bruce Lee non avesse incontrato Wong e lo stesso non lo avesse allenato e supportato non sarebbe diventato l’icona marziale che è stata e che ancora adesso è. Questo è stato Wong Shun Leung. Nonostante si parli poco di lui per quello che è stato, la sua storia è stata tale da renderlo una vera e propria leggenda marziale arrivando ad essere additato all’unanimità come uno dei più grandi praticanti e combattenti di Ving Tsun di tutti i tempi. Nonostante questo si contraddistinse sempre per la sua incredibile umiltà e la sua onestà intellettuale nell’insegnamento e nella divulgazione del Ving Tsun Kung Fu. 

Ecco un resoconto dello stesso Wong Shun Leung sul suo rapporto con Bruce Lee. Una bella e reale immagine dei Beimo dell’epoca

“Gli eroi , quando li conosci a fondo sono prima di tutto degli esseri umani.
 Ho visto come Bruce Lee è cresciuto da ragazzino a uomo maturo. Nella mia mente, non sarà mai un eroe o un superuomo. Per me era un amico, un buon amico. Un uomo divertente, uno con cui esprimere i propri sentimenti interiori senza paura. Con lui era possibile essere sinceri fino in fondo, sottolineando anche i suoi difetti. Quindi quello che scriverò su di lui, sarà il Bruce Lee che ho nei miei occhi. Credo che sarà un quadro più oggettivo e reale.

Bruce Lee inizia a praticare il il Ving Tsun e conosce Wong Shun Leung.
“Come ogni ragazzo, Bruce Lee era un ragazzo intelligente, ma indisciplinato. Aveva studiato al “La Salle College” di Hong Kong. Gli piaceva combattere e curava poco il lavoro scolastico. Infatti i suoi risultati accademici non erano soddisfacenti. Oltre all’inglese, non riusciva bene nelle altre materie. In matematica non andava bene. Inoltre, scherzava sempre con i suoi compagni ed i suoi insegnanti…non riusciva a diplomarsi. Più tardi, si trasferì in un’altra scuola per approfondire i suoi studi. Ci conoscemmo in quel periodo. Un giorno, una ventina di anni fa, praticavo kung fu nella scuola del  Maestro Yip. Aiutavo i miei compagni e gli studenti negli allenamenti. A quel tempo, Chang portò alla scuola (di Ving Tsun Kung Fu di Yip Man) un giovane che sembrava Elvis. Era appoggiato con una mano al muro, mentre l’altra era nella tasca posteriore dei pantaloni. Il suo corpo si reggeva con una gamba sola e ciondolava in continuazione. Le sue maniere erano molto frivole e presuntuose come se pensasse fosse più intelligente degli altri.  Il suo aspetto non mi piaceva. Dopo, quando andò via, Chang mi disse che non fu accettato nella scuola. Pochi mesi dopo, venne per la seconda volta. Questa volta, si vestì in modo più appropriato ed era più gentile. Il Maestro Yip lo apprezzò, così lo fece diventare suo discepolo. All’improvviso si avvicinò e mi salutò.  Non riuscivo a capire. Da quel momento siamo diventati compagni di studio e amici. Da allora in poi, mi ha portato un sacco di guai. Quel giovane era Bruce Lee, la star di fama internazionale. In un primo momento, quando Bruce imparò la forma basica di pugilato del Ving Tsun Kung Fu, sembrava avere un senso di diffidenza. (n.b. qui Wong si riferisce alla Siu Lim Tao la prima forma a mani nude del sistema). In effetti, questa forma di pugilato era un po ‘asciutta e semplice, non destando, apparentemente, il suo interesse. Tuttavia, egli aveva notato come Chang, un ragazzo della stessa età, avesse battuto il suo avversario. Sapeva anche che non era molto tempo che praticava il Ving Tsun. Di conseguenza, cominciò ad avere più fiducia nello stile. Il padre di Chang era un ispettore di polizia e godeva di alcuni privilegi speciali, così, quando Bruce aveva problemi, Chang glieli risolveva. Per questo, i due giovani stavano sempre insieme. Due o tre mesi dopo, Bruce cominciò a comprendere i principi del Ving Tsun Kung Fu ed il suo interesse cresceva costantemente. Poco dopo, Chang andò a studiare in Australia. Voleva che insegnassi e mi allenassi con Bruce, così lo portò a casa mia. Questo perché a quel tempo la salute del Maestro Yip non era molto buona ed avevo cinque o sei anni più di Bruce. A quei tempi la differenza di età era già molto evidente, e lui si fidò di me.Anche se era giovane, era molto furbo. Mi ricordo un giorno in cui ci allenavamo, mi disse, “Leung. I miei compagni di classe Chang e Ken vogliono imparare da te. Verranno tra pochi giorni. Vi consiglio di non insegnargli perché già impiegate molto tempo con me”. Io dissi che non c’erano problemi e che gli avrei insegnato.Dopo pochi giorni, Bruce stranamente venne a lezione in anticipo. Aveva un suo piano. Questo aneddoto mi fece capire che tipo fosse. Venne dieci minuti prima. Senza prendere fiato, mi disse che doveva uscire di nuovo, ma prima di andarsene, esclamò: «Leung, devo fare una cosa, ma tornerò subito. Aspettami! non uscire! ti prego, non farlo! Grazie mille! “Così si allontanò in fretta. Dopo circa dieci minuti, tornò di nuovo. Questa volta era più rilassato. Quel giorno imparò e si allenó diligentemente. Pochi giorni dopo, seppi da un suo compagno di classe che cosa era realmente accaduto. Era venuto prima per assicurarsi che i suoi compagni fossero arrivati. Poi andò in fondo alla strada ad aspettarli. Appena li vide, gli comunicò che aveva appena lasciato casa mia e disse: “Ciao! Leung è appena uscito. Non so quando tornerà. La sua famiglia ha detto che aveva qualcosa di importante da fare. Quindi, penso che lo potremmo vedere un altra volta. “Dopo di che, li costrinse a prendere un autobus e venne da me. Quando seppi quello che veramente era successo sorrisi, e non mi arrabbiai con lui. Questo era Bruce Lee, competitivo e aggressivo. Se voleva qualcosa, se la prendeva a qualsiasi costo. Un’altra volta, voleva avere gli occhiali da sole del suo compagno di classe, Chen dapprima,  sperando che glieli avrebbe venduti, si offrì di pagarli bene. Chen rifiutò e Bruce glieli prese con la forza. Più si allenava e meno problemi dava. Eppure, a volte ancora insultava i suoi compagni di scuola, litigando spesso. Vedendo che diventava sempre più tranquillo, cercavo di mediare per lui. A volte lo convincevo a non mettersi nei guai.”


La scoperta del famoso “one inch punch”: il pugno da un pollice.

“In quel periodo, aveva visto come io tiravo pugni a breve distanza (era il pugno da un pollice che poi bruce fece vedere in America), e come dimostravo agli altri la potenza del movimento del polso. Comprò anche due barre d’acciaio per migliorare i suoi allenamenti. Per rafforzare la potenza dei suoi polsi, usò anche dei dischi di sabbia. Nove mesi dopo sembrava superasse anche me. Perciò, mi piaceva molto praticare con lui.”

Bruce impara la corretta “Mentalità del combattimento”. 

“Bruce Lee spesso mi chiedeva se avesse potuto battere il signor X o il signor Y. Mi capitava spesso di analizzare i punti di forza e di debolezza dell’avversario che immaginavo per lui, e di cosa avesse potuto fare per vincere. Poco dopo, mi chiese quando sarebbe stato in grado di battere Chang e me. Chiedeva troppo! Sentivo che era caduto in uno stato di esaltazione. Il suo carattere competitivo mi faceva preoccupare. Temevo che avrebbe perso  il vero obiettivo dell’ apprendimento del Kung Fu. Gli dissi: «battermi non è difficile. Sono una persona comune. La mia storia di apprendimento del Kung Fu, si trova a soli pochi anni dalla tua. Sarebbe bello che tu potessi battermi. Combatto con altre persone non per dimostrare il mio Kung Fu, ma perché non sono d’accordo con la formalità, l’alchimia e il mistero che aleggia intorno al Kung Fu Cinese. Io sono giovane, ho un ideale. Voglio cambiare l’atteggiamento della gente verso le arti marziali cinesi. In realtà, le arti marziali cinesi sono semplicemente un tipo di sport. Bruce, Il tuo potenziale è migliore del mio. Un giorno mi batterai. Per quanto riguarda Chang, è difficile dirlo. Voi due avete la stessa età, ma il suo fisico e l’esperienza nel combattimento è migliore della tua. Non sarà facile batterlo. Se lo batterai o meno dipenderà molto dai tuoi progressi e dal tuo allenamento. Anche il nostro maestro (n.b. Yip Man) non sarebbe in grado di rispondere a questa domanda. Per praticare il Kung Fu, abbiamo bisogno di avere una volontà ferma ed una continua spinta al miglioramento. Dobbiamo vincere noi stessi. Ad esempio, se vuoi battere A, e le sue condizioni sono più favorevoli delle tue ed avete lo stesso tipo di formazione, potresti non farcela. Ti sentiresti deluso? Oppure, supponiamo che non ci fosse nessun avversario, ti sentiresti solo? No. Perché c’è sempre un unico avversario. Te stesso”. Non sembrava avesse capito il significato. Più tardi però, rispetto alle sue teorie sul combattimento, ebbi la conferma che capì quello che gli avevo detto. Tuttavia, anche quando era negli Stati Uniti mi chiedeva la stessa cosa ed io gli rispondevo sempre con questa domanda: ” Bruce se domani vincerai più di oggi, starai meglio?””

Il primo incontro di pugilato.

“Dopo circa un anno e mezzo di allenamento, ci fu un incontro di pugilato tra alcune scuole. Si tenne presso la “KG5 School”. Mi chiese un parere sull’incontro. La mia opinione era quella di esercitarsi  il più possibile. Con l’aiuto della mia limitata conoscenza della boxe occidentale, mi allenai con lui. Attraverso i suoi limiti, lo portai a sfruttare a pieno i suoi punti di forza. Dopo alcuni  mesi di allenamento rappresentò la sua scuola nell’incontro. Nel primo match utilizzò anche il Ving Tsun Kung Fu. Molti studenti stranieri, maschi e femmine, lo prendevano in giro, ma quando, a poco a poco prendeva il controllo della situazione, l’atteggiamento degli spettatori cambiò. Il suo avversario era stato il campione per diversi anni. Ma Bruce vinse. Bruce cominciò ad emergere. Il suo interesse per la pratica delle arti marziali cresceva.”


Il momento del “Beimo”.

“Sotto l’influenza dei suoi compagni, Bruce sfidò due combattenti esperti nel Kung Fu, a combattere sul tetto di un edificio a Kowloon. Uno di loro era Chung, un professore assistente in una famosa scuola di arti marziali. Bruce mi chiese di essere il suo allenatore. Vista la nostra stretta amicizia, accettai. C’erano molti ficcanaso qua e là sulla strada verso il luogo stabilito.  L’atmosfera era molto tesa e pesante, come se stesse per scoppiare un temporale. Oltre a me e Bruce Lee, venne anche un amico di nome Chen. Chen praticò a lungo la boxe. Aveva anche praticato Ving Tsun per alcuni mesi. Bruce era molto felice. Sentivo che era molto orgoglioso di sè. A quel tempo, molte persone non conoscevano Bruce Lee. Avevano solo sentito parlare di me. dicevano, “Quell’uomo è Wong Shun Leung. Ecco Wong Shun Leung. Avremo qualcosa da vedere.” In realtà non ero io il protagonista di questo confronto. Il protagonista era Bruce. La folla diventava sempre più grande. Ebbi una strana sensazione. Quindi chiesi a Bruce: “Come mai ci sono così tante persone? Gli hai detto tu di venire qui? “Bruce negò e disse: “Forse hanno appreso la notizia dall’altra parte.” Ben presto raggiungemmo il posto. Bruce voleva andare dritto fino al tetto, ma io lo fermai. A bassa voce, gli dissi di camminare. Bruce era un ragazzo intelligente. Aveva già capito il senso. Volevo distogliere l’attenzione di quei ficcanaso, cosicché non si precipitassero fino al tetto dell’edificio. Prima abbiamo girato l’angolo, poi tornammo verso l’ingresso del palazzo. Salimmo le scale, ma non direttamente verso il tetto. Bruce aveva un amico che viveva lì. Prima di arrivare fino alla cima dell’edificio ci siamo fermati 10 minuti a a casa del suo amico. Anche se avevamo evitato molti dei ficcanaso, sul tetto c’erano 20 o 30 persone. 

Alcuni erano seduti lungo il muro altri, sul parapetto. Tutti venuti a vedere il combattimento. Dopo circa cinque minuti, un altro gruppo di persone arrivarono. Bruce li salutò. Mi chiesero se potevo fare il giudice dell’incontro. Spiegai il mio ruolo. dissi che ero l’allenatore di Bruce, e che non potevo fare il giudice. Ma Chung disse, “Mr. Wong, confidiamo in Te. Vogliamo che tu sia il nostro giudice”. Sapevano che ero esperto nel Kung Fu cinese, e che ero in grado di essere il giudice. Ho detto chiaramente che non ero solo l’allenatore di Bruce, ma che ero membro della Scuola di Ving Tsun e che non era il caso che facessi il giudice. Eppure, insisterono. Questo era un problema per me. Non potevo fare entrambe le cose nello stesso incontro. Tuttavia, erano stai così sinceri che non potevo deluderli. Inoltre, ero ancora giovane a quel tempo. Non sapevo molto della vita, così accettai. Se fosse accaduto oggi, avrei sicuramente rifiutato. Feci avvicinare le due parti e gli dissi: “Un incontro deve seguire delle regole, anche se si tratta di un incontro amichevole. Voi tutti siete giovani, non siete qui per rappresentare i vostri clan. E questo non è un duello. Abbiamo due turni. Non importa chi vince, il confronto si concluderà dopo due turni. Si tratta di un incontro amichevole, dovete mirare a promuovere la vostra amicizia. Capite quello che dico? “Chung e Choy annuirono. Bruce accettò di seguire le mie istruzioni. Allora li invitai a riposarsi un po ‘prima di iniziare. Bruce all’improvviso mi disse: “Leung, è Chen che inizia per primo.”Chen è stato compagno di classe di Bruce, erano della stessa età. Rimasi scioccato. Chen è un nuovo studente. Come poteva combattere con queste persone? Chiamai i due al mio fianco ed esclamai “Chen, non sai come combattere”.Chen mi disse che aveva imparato altri stili di Kung Fu. Lui e Chung appartenevano allo stesso clan.  Precisai: “Poiché appartenete allo stesso clan, sarà molto più facile per me essere il giudice.”Vidi che il modo di combattere di Chen era molto confuso. A volte sembrava  boxe tradizionale, a volte sembrava Ving Tsun. Choy utilizzava invece la forma tipica del clan. Nonostante entrambi utilizzassero pugni corti tipiche del proprio clan il loro Kung Fu era confuso. Choy era più coraggioso. Corse in avanti e colpì Chen. Choy combatteva con tecniche di “boxe lunga” perché Chen era più alto e dunque gli risultava utile.I pugni  volavano in aria. Si colpivano emtrambi. Choy era più coraggioso e più esperto e Chen cominció a cadere indietro. Nonostante ciò come indietreggiava attaccava nuovamente. I suoi pugni erano più forti e, raggiungendo Choy al volto, lo fecero sanguinare. Chen fu colpito superficialmente al ventre e sembrava essere a posto. Egli sembrava aver vinto il primo round. Dopo aver riposato per un minuto, il combattimento proseguì. Combattevano nello stesso modoChoy, in questo round era più forte. Chen era davvero giovane. Aveva paura e si ritraeva spesso. Choy anche se prese il sopravvento ricevette più colpi. Era difficile dire se avesse vinto. Si concluse il primo incontro.Il secondo match fu il momento culminante della partita. I protagonisti erano Bruce e Chung. Chung era un maestro assistente di un famoso club sportivo, mentre Bruce era una stella del cinema cinese avendo recitato da bambino in un film cantonese. Tutto ciò rendeva il match molto affascinante. Ho fatto avvicinare i due e ripetuto le regole per la seconda volta.  La zona del tetto era di circa 18 piedi per 18 piedi (5,50 mt x 5,50 mt). Sì accordarono che Chung attaccasse per primo. Chiesi a Bruce di stare vicino alla linea mediana. Poi segnalai loro di iniziare. La posizione di Bruce era dello stile Ving Tsun. La sua mano sinistra era nella parte anteriore, mentre la destra era nella parte posteriore. La sua posizione leggermente inclinata a sinistra sul lato opposto.  Chung accerchiava Bruce in attesa di avere una possibilità di attaccare. Non si sentiva un rumore. Alla fine, Chung partì. Con un balzo, volse il suo pugno contro la mascella inferiore di Bruce. Bruce si ritrasse usando la mano sinistra per deviare il pugno. Tuttavia, egli non riuscì a reagire. Entrambi indietreggiarono attendendo la seconda possibilità. Bruce si ferì. Era perplesso e voleva ritirarsi dal match. Dopo un pò Chung usò il suo pugno destro per attaccare l’occhio sinistro di Bruce. Bruce, accorgendosi, fece un passo indietro, poi tentò di colpire al petto Chung con il suo pugno destro, ma il suo il suo movimento fu lento.Successivamente, Chung fu colpito all’occhio. Il suo volto era ricoperto di sangue. Bruce voleva combattere. Si fece subito avanti attaccando con pugni continui ma Chung ebbe il tempo di indietreggiare. Si colpivano entrambi ed i pugni di Bruce non arrivavano con decisione perché non riusciva a mantenere la calma. Inoltre, i suoi attacchi erano distratti e lasciavano aperte molte possibilità per il suo avversario di attaccare, colpendogli guance e naso. Mentre stavano lottando, il cronometrista esclamò che il tempo era terminato. Il primo turno era finito.Andai in fretta a controllare Bruce. Mi chiese subito: “Leung! Il mio occhio è gonfio?”«Sì», dissi. “E ‘ammaccato. Il  tuo naso sta sanguinando, ma è OK”. La mia prestazione di oggi non è buona. Se sto troppo male, mio padre se ne accorgerà. Penso che sia meglio prenderlo come un pareggio e terminare l’incontro.risposi: “Bruce, se non continui nel secondo turno, vuol dire che ti arrendi. Come può essere considerato un pareggio? Inoltre, sei in grado di combattere. Il tuo avversario ha il respiro affannoso. Se ti ritiri, che dirai ai tuoi compagni? Te ne perntirai. E ‘un dato di fatto, se si vince o no non è importante, ma è necessario fare del proprio meglio….. “Il suo carattere competitivo lo spinse a continuare e Bruce, alla fine, vinse il primo round…..mi chiedeva: “posso vincere Leung?””Sì”, risposi, “perché dovrei mentirti? Quando ci si sente confusi, non importa se il vostro metodo di combattimento è corretta o meno …. Si tratta solo di una lotta, non di una performance. Quando si è vicino all’avversario, intensifica i pugni al volto. Non importa se si è colpiti. Bisogna cercare di avvicinarsi, di attaccare e stare tranquilli “.Bruce fece un cenno con la testa per dimostrare che aveva capito la mia idea. Il cronometrista segnalò che il tempo per il riposo era finito. Iniziammo il secondo turno.Questa volta Bruce attaccò per primo. Chung era pronto a combattere. La sua mano sinistra era piegata un po ‘ed era protesa in avanti. Le sue dita si trasformarono in un artiglio. …… Se ne stava in posizione bassa.  Bruce era calmo. Allungò molto la mano sinistra mentre la destra era posta accanto al gomito sinistro. La potenza era concentrata sulla sua gamba posteriore. Attese la possibilità di attaccare. Dopo un attimo, improvvisamente, fece finta di attaccare. Chung immediatamente fece un salto indietro. Ma Bruce non si mosse. stava ancora in piedi nella stessa posizione sorridendo.  Ripetè questa azione per due o tre volte. Chung inziò a perdere la guardia. Finalmente, Bruce era ad un passo da Chung, fintò di nuovo. Chung fece mezzo passo indietro e sferrò un destro. Bruce rapidamente contrattaccò. Il suo pugno sinistro colpì pesantemente la mascella di Chung. Bruce fece un altro passo in avanti, sferrando un destro e colpendo la bocca Chung. Il sangue sgorgava dalla bocca di Chung.  Chung non aveva più i suoi denti finti.I due si avvicinarono e Chung  portò a segno qualche pugno.  Successivamente Chung ricadde a terra. Non si reggeva in piedi. Vedendo questa opportunità, Bruce si scagliò come una bestia feroce su Chung sferrando pugni pesanti al volto.  Alla fine, Chung cadde a terra vicino al serbatoio di acqua che stava sul tetto. Gli amici di Chung si affrettarono per interrompere l’incontro eBruce alzò le mani in aria… esultando. Alcuni di loro si lamentavano del fatto che avrei dovuto fermare il match prima.Dopo questo incontro alcuni mi accusarono. Siccome ero il giudice non dovevo lasciare che l’emozione mi sopraffasse. ….non avrei dovuto spingere Bruce ad andare avanti. Ma all’epoca, ero troppo giovane e non pensavo mi avrebbero chiesto di fare il giudice. Inoltre, ero l’allenatore di Bruce. In tutta sincerità, speravo talmente  che Bruce vincesse, che quando volle ritirarsi dopo il primo turno, non glielo permisi. Credevo che se si fosse ritirato, si sarebbe vergognato e la sua esperienza nelle arti marziali sarebbe finita. Sapevo che la sua vittoria al secondo turno avrebbe rafforzato fiducia in sé stesso ed il suo spirito combattivo.”


Le origini del Mito.

“Questo gli ha insegnó che se avesse voluto avere successo avrebbe dovuto combattere. Di solito, il successo di un uomo è dovuto agli stimoli di una critica o di un momento difficile. Bruce era ancora giovane, e non volevo vederlo affranto. Non volevo che si buttasse giù, così lo incoraggiai a combattere. Quando il Maestro Yip era vivo mi disse “Se un giorno Bruce otterrà dei risultati, sarà per merito tuo”. Bruce una volta affermó: “Tu sei la persona che mi ha influenzato di più. Se quel giorno, non mi fossi ritirato, penso che non sarei quello che sono oggi. Se hai bisogno del mio aiuto, farò qualsiasi cosa per te” Quando sentii queste parole, lo ringraziai. Anche se non gli chiesi mai nulla.”