Ving Tsun e Supercompensazione

La Supercompensazione è l’adattamento del nostro corpo e del nostro organismo ad un determinato stimolo allenante.

A seconda del tipo di stimolo varierà la nostra risposta in termini di adattamento. Non ogni stimolo crea necessariamente una risposta di adattamento che porta ad un radicale condizionamento della nostra meccanica.

Lo stimolo deve essere intenso, durevole, denso ed avere un volume specifico atto a garantire al corpo di entrare sotto stress. Se non accade questo il nostro organismo non si adatterà allo stimolo e ritornerà esattamente al punto di partenza.

Ad esempio, nel Ving Tsun, se voglio condizionare la reattività e la potenza del paak sao o del jaat sao dovrò allenare stimoli precisi attraverso esercizi specifici come, ad esempio, il Chi Sao, nell’esecuzione del poon sao e/o del laap sao drill, oppure attraverso l’omino di legno o a distanza su braccio fermo e poi in dinamica.

Successivamente, per verificare che l’adattamento sia avvenuto e, dunque, si sia verificata la supercompensazione, occorre testare l’abilità acquisita attraverso combinazioni ripetute a distanza (anche con l’ausilio di focus gloves), sparring prederminato o libero.

Qui, sotto stress, la risposta deve essere quella condizionata altrimenti l’adattamento non si sarà verificato, con la conseguente necessità di risottoporsi agli stimoli allenanti necessari.

In questo caso però occorre fare attenzione che i predetti stimoli siano effettivamente in grado di determinare l’adattamento necessario sia nella loro validità e logica didattica o di utilità di apprendimento, sia nella loro esecuzione in termini di densità, intensità e volume. Il primo dato attiene a che tipo di stimolo allenante mi sto sottoponendo e, dunque, la scelta degli esercizi da fare.

Ci sono esercizi che a prescindere dalla intensità o dalla densità del lavoro non condizioneranno nulla né porteranno ad alcun adattamento.

Innanzitutto, è necessario affidarsi ad un professionista serio e capace che sia in grado di insegnare e proporre allenamenti sensati, logici ed utili allo scopo, al motivo per cui ci si sta esercitando in quella determinata pratica. Inoltre bisogna anche chiedersi sempre “perché sto facendo questo?”, “cosa sto allenando?”, “a cosa mi serve?”.

Per fortuna nelle discipline marziali e, dunque, nel Ving Tsun, si può immediatamente e anche grossolanamente testare se quello che sto allenando sia utile o meno. Anche qui i “test” devono essere realistici e veritieri rispetto alla situazione da condizionare. Ad esempio, se alleno la potenza e l’efficacia del mio “bong sao” esso dovrà essere utile verso un pugno tirato in modo realistico.

In ultimo, quello che è ancora più importante a mio avviso, rispetto a capire se lo stimolo allenante sia adeguato o meno, è cercare di sottoporsi a test verosimili, reali, e da lì (a ritroso) capire se è il praticante a non essersi allenato con la dovuta intensità, densità o volume, oppure se è lo stimolo allenante non idoneo allo scopo.

Occorre usare logica, buon senso e non incorrere in argomentazioni troppo astratte e mistiche. Il mio consiglio è di rimanere il più possibile con i piedi per terra. Detto ciò, ci sono poi altri tre parametri da considerare: il volume di lavoro, l’intensità e la densità dell’allenamento.

1. il volume del carico di lavoro, ovvero quanto mi sto sottoponendo allo stimolo allenante in termini di tempo e numero di movimenti. Dunque, quante serie o ripetizioni di un determinato esercizio sto facendo in un certo lasso di tempo. Ad esempio nell’allenamento al sacco 3 serie da 2 minuti l’una per 3 volte. O nei drill del chi sao, X serie per Y tempo per N volte.

2. l’intensità dell’allenamento invece attiene al carico di lavoro a cui ci si sottopone rispetto al proprio massimale, alla propria capacità massima di lavoro in termini di resistenza, forza, numero di serie, ripetizioni e tempi, sia di esecuzione che di recupero.

3. la densità è la quantificazione in termini di tempo di quanto ci si sottopone allo stimolo allenante ed al recupero tra le ripetizioni e le serie degli esercizi. Questi parametri sono di fondamentale importanza nelle arti marziali in genere, finanche nel Ving Tsun proprio perché è ricco di numerosi strumenti di allenamento che recano efficaci e funzionali stimoli allenanti.

A cura di Simone Pietrobono